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Il Leonardo ritrovato

Un capolavoro di Leonardo potrebbe celarsi dietro un dipinto del Vasari. L’opera in oggetto è “La battaglia di Anghiari”, pittura murale che il gonfaloniere Pier Soderini commissionò a Leonardo nel 1503, per decorare la parete est del salone de’ Cinquecento in Palazzo Vecchio a Firenze.
Notizia certa è che Leonardo non portò mai a termine quel dipinto per incompatibilità con la parete della tecnica pittorica adottata. Sul finire degli anni ’70 del 500 Giorgio Vasari esegue una nuova pittura murale della stessa battaglia. “Alcuni studiosi avevano creduto che il Vasari avesse ridipinto sulla pittura di Leonardo. Invece – sottolinea Valentina La Rocca, esperta in storia dell’arte – l’esito degli esami endoscopici di fine 2011 confermano la presenza di un’intercapedine. In pratica il Vasari è come se avesse voluto salvare il lavoro di Leonardo, facendovi erigere davanti una parete sulla quale lo stesso Vasari ha poi eseguito il suo affresco”.
Questa tesi viene supportata dalle ultime indagini effettuate su frammenti di colore emersi sulla pittura del Vasari. Il team di chimici guidato da Seracini, che sta lavorando sul caso, ha identificato che la sua composizione chimica del ‘nero’ analizzato è compatibile con il pigmento nero usato per le velature brune della Gioconda e del San Giovanni Battista di Leonardo esposti al museo del Louvre. Questi pigmenti sono stati anche raccolti in una pubblicazione dello stesso museo francese.
“Dimostrato che la battaglia d’Anghiari c’è – ha dichiarato il sindaco di Firenze Matteo Renzi -, chiedo al Governo di autorizzarci a verificare le condizioni in cui è. E tirarla fuori”.

Ciro Oliviero

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