Home / Magazine / WebGiornale / Dal Mondo / Getting to zero, la Giornata mondiale dell’Aids

Getting to zero, la Giornata mondiale dell’Aids

Getting to zero. È questo lo slogan scelto quest’anno per la Giornata Mondiale di lotta contro l’AIDS che si celebra oggi in tutto il mondo.
Arrivare a zero quindi: zero morti, zero contagi, zero discriminazioni nei confronti dei malati. Se è vero che di AIDS oggi si muore meno, è anche vero  che si muore ancora.
Dal 1981 sono state infatti 25 milioni le persone morte per Aids in tutto il mondo, cifre impressionanti che fanno parlare di una vera e propria epidemia , ed ovviamente sono le categorie più deboli quelle che, ad oggi, continuano ad essere maggiormente esposte al rischio di contagio.
Sconvolgenti restano i dati sul numero di bambini affetti da AIDS soprattutto nei paesi del terzo mondo dove la carenza di informazione e l’impossibilità di accedere ai farmaci fanno di questa malattia una delle prime cause di morte.
Il silenzio è uno dei punti di forza di questa malattia ed è per questo che nel 1988 Summit mondiale dei ministri della sanità sui programmi per la prevenzione dell’AIDS ha scelto di istituire la “Giornata mondiale di lotta contro l’AIDS”.
Prevenire è la parola d’ordine che a 30 anni dalla scoperta del virus dell’Hiv continua ad imperare.
Nel corso degli anni la lotta all’Aids ha avuto portavoce eccellenti. Dal primo concerto tributo del 1992 a Wembley a cui parteciparono i big del rock mondiale alla commovente interpretazione di Tom Hanks nel film cult “Philadelphia” nel 1993.
Tremila nuove infezioni l’anno, una ogni tre ore. Tante sono le persone colpite dal virus dell’Hiv in Italia. A fare la stima è Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento di malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità (Iss), intervenuto oggi a Roma a un incontro sul tema al Ministero della Salute.
È presto e prematuro quindi far calare il silenzio su una malattia la cui diffusione è strettamente legata ai nostri comportamenti.

Tonia Formisano

Vedi Anche

UNICEF/Haiti: 500.000 bambini vivono nelle aree più colpite dall’Uragano Matthew

Prosegue la raccolta fondi con SMS al numero 45566 7 ottobre 2016 – Secondo l’UNICEF …