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Per non dimenticare Angelo Vassallo

Cinque Settembre. Le spiaggie iniziano a svuotarsi, vanno via i bambini dal bagnasciuga, gli ombrelloni dalla sabbia. Il paesino di Acciaroli, perla del Cilento, anch’esso si svuota, lasciando intravedere in questi ultimi giorni di sole, tra i vicoli e il porto, il rianimarsi della semplice e quotidiana vita di un borgo di pescatori. E’ proprio in questa fase di passaggio, dopo i mesi di affluenza turistica, che la gente di Acciaroli viene invasa da un senso di vuoto, smarrimmento, dolore, ma anche di sfiducia, perchè è appena passato un anno e il loro Sindaco, il Sindaco pescatore, della legalità, dell’ambiente, è stato ucciso. Proprio un anno fa. Tutt’oggi non si conoscono ancora le cause e i mandanti. Tutto ancora tace attorno a quello che è stato uno dei più crudeli omicidi degli ultimi anni. Angelo Vassallo manca a alla sua gente, a tutta Pollica, manca a quella fetta di società che si batte ogni giorno contro le ingiustizie e le illegalità, manca alla politica, quella vera, quella in cui Vassallo credeva, ecco perché dopo anni di partito si candida a sindaco e viene eletto in una lista civica. Ancora una volta si evidenziano i limiti di questa società, di noi esseri umani nella lotta alle illegalità e alle ingiustizie. Troppo spesso siamo bravi a delegare qualcuno in questo campo. Troppo spesso siamo superficiali nel non considerare l’impegno e il lavoro di chi quotidianamente si scontra con i poteri forti delle mafie. Troppo spesso siamo bravi a lasciare sole queste persone. E’ giunto il momento di cambiare, iniziando proprio da qui, da questa falla che ci portiamo dietro, iniziamo mantendo viva la memoria e l’insegnamento di Angelo Vassallo.

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