
Quel giorno si ricorda nelle pagine dei libri di storia contemporanea come quello della strage di Capaci. Chili e chili di tritolo per mettere a tacere per sempre un magistrato che era scomodo con il suo lavoro. Non un di più. Non qualcosa che andasse al di là della normale applicazione della legge. Al di là sì però rispetto all’impegno di molti altri suoi colleghi. Unico che gli si possa afiancare in quegli anni Paolo Borsellino, magistrato antimafia con il quale Giovanni Falcone lavorava proprio nel periodo in cui veniva brutalmente ammazzato.
Molti i festeggiamenti per il ricordo di Falcone nella giornata di oggi. Anche a Poggiomarino, nel napoletano. Particolarmente sentita questa giornata nel capoluogo siciliano. Oggi a Palermo la manifestazione in ricordo di Falcone è stata accompagnata sulla falsa riga dei festeggiamenti del 150esimo anniversario dell’unità d’Italia. Due i cortei che si sono ritrovati davanti l’albero piantato in memoria del magistrato siciliano. In migliaia hanno sfilato con cartelloni e lenzuoli personalizzati con scritte contro la mafia, in ricordo del comitato dei lenzuoli sorto dopo le stragi del ’92.U no striscione recita:’ Per non dimenticare’.
Ciro Oliviero