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Da Romanzo Criminale riparte la nuova mala romana


Roma – Dalla fiction di Sky Romanzo Criminale riparte la nuova mala romana. Fiumi di droga importati dalla Colombia attraverso la Spagna e denaro col quale comprare bar, autorimesse, ville, vaste piantagioni in loco di marijuana, poliziotti collusi, ma non solo: accordi con la camorra di Napoli e con gli zingari romani Casamonica, storici soci del famoso banchiere della banda della Magliana Enrico Nicoletti. «È arrivato il momento di prenderci la città, pijamose tutta Roma», questo il contenuto delle ultime intercettazioni telefoniche, queste le parole del capo del vasto gruppo criminale sgominato ieri dai carabinieri del Ros. Giuseppe Molisso, 29 anni, Napoletano di nascita e Romano d’adozione, era diventato boss dell’organizzazione che più di ogni altra
è riuscita a imporsi nella Capitale. Molisso è diventato reggente dopo essere sopravvissuto a un agguato risalente a tre anni fa, quando un killer gli aveva sparato davanti a un bar diventato il suo quartier generale. L’esercizio commerciale, Orfeo, come il nome dato all’operazione, è situato sulla piazza principale di Cinecittà. Ed è proprio lì che aveva trovato la sua fortuna, prima di essere arrestato nel 2008, il camorrista Michele Senese, l’uomo che lavorando a fianco di quelli della Magliana aveva monopolizzato il mercato della droga. Sarebbe stata proprio la scomparsa sulla scena di Senese a innescare la brama di potere in uomini prima a lui subordinati.
Tra gli arrestati – in tutto 38 persone – anche uno steward dell’Alitalia, Roberto Contini e due poliziotti, Fabrizio Antonelli, in servizio presso la questura di Roma e Adriano Lauretti, agente della penitenziaria presso il carcere di Rebibbia. Anche per la neo-organizzazione non mancavano i nomi di battaglia: er Tintore, er Biscotto, er Ciccio, er Pippetto, er Cinesino, er Biondino. Un deja vu in versione moderna della Banda della Magliana.

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