
Le strade della città degli scavi tornano dopo più di un anno macchiarsi di sangue. Nel tardo pomeriggio è rimasto vittima di agguato, di probabile matrice camorristica Antonio Maiorano. L’uomo che il prossimo febbario avrebbe compiuto trentaseianni è ritenuto dagli investigatori vicino al clan Birra-iacomino. Il Maiorano nel gennaio 2010 era già stato sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di Ercolano, l’uomo era stato arrestato dalla polizia il mese successivo a causa delle sue frequentazioni con pregiudicati della zona. L’uomo è stato colpito dai suoi sicari, che hanno agito a bordo di un motorino, nei pressi della sua abitazione in via Mare. Antonio Maiorano non è morto subito, infatti è spirato all’ospedale ‘Maresca’ di Torre del Greco dove era stato trasportato dalla moglie in condizioni gravissime. Secondo una prima ricostruzione dei militari dell’arma, giunti sul posto stava camminando a piedi a 50 metri dalla sua abitazione, la III rampa di via Mare nel centro storico cittadino. L’uomo che lascia una moglie e tre figli piccoli è stato colpito da circa sette proiettili, i colpi letali sono stati quelli che hanno raggginto Maiorano al volto e al torace. Non sono anora chiare le dinamiche che hanno ricceso la sanguionosa lotta tra i clan Ascione- papale e Birra- Icomino, che dopo circa un anno di tregua hanno ricominciato a far sentire la loro scomoda presenza sulla città, che ormai grazie all’imporatnte lavoro compiuto dalle forze dell’ordine sebrava essersi lentamente liberata da questa faida. Il montivo della spedizione punitiva nei confronti del Maiorano può essere attribuita a vari fattori, Maiorano probabilmente è stato punito per il desiderio di farsi largo nell’organizzazione camorristica non tenendo conto delle gerarchie del clan, o perché forse, stava gestendo in modo autonomo delle attività illecite, anche se tali ipotesi sembrano portare con se un grande interrogativo, chi ha ordinato tale agguato, dato che i vertici dei clan sono stati azzearti? Nella tarda serata in un vicoletto non lotano dal luogo dove si è consumato l’agguato è stato ritrovato un motorino in fiamme. Le indagini sono affidate carabinieri che stanno scavando nel passato dell’uomo per capire chi abbia incontrato, in una zona dove è dominante il clan Birra.