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L’orto sociale di Ponticelli

ORTO SOCIALE DI PONTICELLI CHE MERAVIGLIA!

Il quartiere in questione è meglio conosciuto come Parco dei Murales, nell’area Napoli Est, perché sono rinomati e numerosi gli artisti che li hanno realizzati. Ricordiamo in primis Jorit che da solo rappresenta un forte motivo di attrazione per gli amanti di questo settore, poi Zeus 40, Fabio Petani, Daniele Hope Nitti, La FilleBertha, Zed 1, Mattia CDO, Rosk&Loste. Gli altri motivi per cui è conosciuto è l’alta dispersione scolastica, la disoccupazione e per il suo essere borderline. Costruito dopo il terremoto del 1980, ha visto la realizzazione dell’area verde dedicata ai Fratelli De Filippo, ideata per creare un luogo che favorisse la socializzazione e consentisse di passeggiare tra la vegetazione che richiamava nel progetto la biodiversità mediterranea, includendo quelle che sono le piante e gli alberi tipici di quest’area geografica. Non mancavano aree ludiche per i bambini, un piccolo teatro ed un bellissimo percorso attrezzato per lo sport.

 

Un modello di parco urbano decisamente bello e funzionale.Ma La cura non è stata costante, anzi, dopo un paio di anni il degrado è stato evidente e l’erba così alta da non consentire di vedere da una parte all’altra. Così nel 2015 si è pensato di recuperarlo realizzando gli orti sociali. Ad occuparsi dell’Orto Sociale Urbano di Ponticelli, in via Malibran, è il Centro Lilliput dell’Unità Operativa Complessa Dipendenze dell’ASL Napoli 1, gestito dalla cooperativa sociale ERA del gruppo Gesco. L’intento di riqualificare lo spazio verde è stato ampiamente raggiunto insieme a quello di creare socialità tra le persone che lo frequentano. Si può definire un vero e proprio modello da esempio tra i progetti rivolti alla realizzazione di orti urbani. Le terrazze coltivate sono 145, affidate ad altrettante persone provenienti da tutte le classi sociali. A queste si uniscono i loro familiari che amano venire periodicamente per prendersi cura di quanto hanno piantato e per scambiare chiacchiere e consigli sulle pratiche agricole da utilizzare.

 

E’ un orto sostenibile, dove si applicano piccole tecniche che consentono di non innaffiare, di rispettare l’ambiente, vietando l’ uso di fitofarmaci. Ama la biodivesità, quindi si rispetta il ciclo naturale delle stagioni, tra i filari si trovano ortaggi e verdure tipiche dell’area napoletana e vesuviana. Questa zona vede il passaggio di moltissime auto che si dirigono verso il centro della città o verso le varie strade che collegano più aree della provincia. Transitando lo spettacolo degli orti si fa notare, è diventato evidente insieme all’aria di positività che lo avvolge come una aureola. Il desiderio di entrare e conoscere quelle persone è forte. Sorridono tutti, eppure zappano e si danno un gran da fare. Sono felici di lavorare il proprio orticello, di raccogliere il frutto del loro impegno e portarlo a casa, cucinarlo, assaporarlo con gran gusto perché è venuto su dalla terra lavorata con le proprie mani. Non si lamentano, ma parlano tra loro in piena serenità dando vita ad una armonia contagiosa, che mette di buon umore. Attualmente sono in lista di attesa più di 200 richieste di assegnazione di orti.

Tra i tanti ortolani, Acino Ebbro ha intervistato Domenico Riccardi, un pensionato di Cercola – ovviamente gli anziani sono in prevalenza, figlio di contadini – Ascoltiamo la sua storia: GUARDA IL VIDEO

 

https://www.youtube.com/watch?v=WAQZz7Ggfc8|660|390|0

 

Il 31 maggio dalle ore 16,30 tra gli orti si avrà luogo la premiazione del Cerasiello Music Contest, rivolti ai giovani dell’area Napoli est compresi tra i 14 e i 24 anni. Hanno partecipato con canzoni scritte da loro e le band in finale sono sette. Il contest ha uno scopo preciso, costituire una band di quartiere e introdurre tra gli strumenti tradizionali anche elementi provenienti dall’orto.

Per maggiori informazioni www.ortosociale.ponticelli.onweb.itortosocialepontice  tel. 0812543916 3453702356

 

Marina Alaimo

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