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Un prete che amava e dava fastidio alla mafia

Oggi Don Pino Puglisi avrebbe dovuto compiere  74 anni, avrebbe dovuto festeggiare con i suoi piccoli, con tutti quei ragazzini che lo amavano.

Perché di questo si occupava don Pino, lottava contro la mafia, lo faceva strappando i bambini dalla strada, avvicinando i giovani, coniugando fede  e antimafia.

Un gioco, una attività, un sorriso, bastava poco per fargli capire che anche senza essere criminali si poteva ottenere rispetto, semplicemente per le proprie idee e i propri valori.

Oggi avrebbe dovuto compiere 74 anni, ma purtroppo non ci sarà nessuna torta, nessuna festa.

Don Pino se lo aspettava , ma probabilmente non avrebbe mai immaginato che proprio nel giorni del suo compleanno, i killer l’avrebbero aspettato sotto casa.

Erano circa le 22, don Pino capì tutto, fu chiamato, si voltò e un colpo di pistola gli fu esploso alla nuca. Una vera e propria esecuzione mafiosa.
 

PER NON DIMENTICARE
15 SETTEMBRE 1937- 15 SETTEMBRE 1993 

Il 19 giugno 1997 viene arrestato a Palermo il latitante Salvatore Grigoli, accusato di diversi omicidi tra cui quello di don Pino Puglisi. Poco dopo l’arresto Grigoli comincia a collaborare con la giustizia, confessando 46 omicidi tra cui quello di don Puglisi. Grigoli, che era insieme a un altro killer, Gaspare Spatuzza, gli sparò un colpo alla nuca. Dopo l’arresto egli sembra intraprendere un cammino di pentimento e conversione. Lui stesso ha raccontato le ultime parole di don Pino prima di essere ucciso: un sorriso e poi un criptico “me lo aspettavo”

Mandanti dell’omicidio furono i capimafia Filippo e Giuseppe Graviano, arrestati il 26 gennaio 1994.

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