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La fotografia notturna

Questo genere di fotografia specialistica con la sola definizione apre la mente sull’Universo e ciò che contiene: la luna, le stelle, la Via Lattea, le costellazioni e così via ma va il primo pensiero, quello d’impeto, va integrato con quant’altro in realtà ne fa parte e l’arricchisce ed è sulla terra. Pertanto, potranno rientrarci i paesaggi ma anche le persone, le attività che si svolgono di notte e così via. Si tratta, come si può immaginare, di un problema connesso alla luce e ai riflessi che assumono ben altre connotazioni. Ovviamente anche i problemi che si incontrano lo rendono particolare. Non si potrà, dunque, non ragionare sulla esposizione e sul controllo del movimento. Alcuni problemi sono agevolmente superabili. A esempio: la luna è in ogni caso un soggetto che emette luce riflessa. In genere, se il cielo è terso, l’esposizione che darà ottimi risultati si colloca intono ai valori f/8 – 1/125 sec. Ovviamente qualora si intendesse inserire la luna nel contesto cittadino giocherebbe una ottima funzione dal punto di vista compositivo ma non si potrebbe certamente far fare bella figura, a esempio, al palazzo in stile Barocco e contemporaneamente alla luna. La sovraesposizione, quasi inevitabile, penalizzerebbe la luna che ci rimetterebbe non poco in termini di dettagli. La scelta più opportuna terrà conto dell’idea posta a base dello scatto. Non si dovrebbe escludere, a esempio, di giocare sul riflesso della luna in una pozzanghera e così via. potrebbero anche tornare utili i riflessi sulle strade in una notte piovosa. Tutto ciò, in qualche maniera, distoglierebbe l’attenzione dal satellite e farebbe comprendere che si sia voluto privilegiare le suggestioni dell’ambiente globalmente considerato.

Lo stesso moto sia del satellite che quello della Terra e delle stelle potrebbero diventare protagonisti dell’idea e quindi dello scatto. Ampi tempi di apertura, al di sopra dei 30 sec, farebbero emergere le scie. Ciò, lo si intuisci, esporrebbe al rischio di mosso. Essenziale, pertanto, risulterebbe il treppiede di buona qualità.

Va considerato, inoltre, che la foto potrebbe essere disturbata da luci che definiremmo di origine umana. Si pensi agli aerei, ai cellulari, alle sigarette. ai lampioni, alle auto che inarrestabilmente frequentano le strade anche di notte. Meglio cercare la montagna, spegnere il cellulare, non fumare … A meno che non si voglia far giocare un ruolo anche ai disturbi.

Rilevanti sono anche le condizioni atmosferiche. I fulmini, a esempio, possono contribuire nell’accrescere la qualità della composizione. Qui un tutorial tutto dedicato alla fotografia dei fulmini.

Importante, in fondo, diventa la ricerca dell’aspetto originale. Si contano a milioni le foto del cielo notturno ma al differenza è determinata dalla situazione particolare. Come sempre.

L’ATTREZZATURA

Essendo necessario usare la poca luce che l’ambiente offre, è importante che la fotocamera consenta aperture del diaframma che siano sufficientemente lunghe. Le compatte, che arrivano sino a 15 sec, potrebbero essere adatte solo in casi limitati, pertanto la reflex si fa preferire che, peraltro, è sempre dotata della posa B (le compatte di rado).Oltretutto, con la reflex è più agevole controllare il cosiddetto rumore che affligge le foto anche se si usano valori Iso bassi. finale. Importante è anche poter scattare a distanza e pertanto conviene dotarsi almeno di un cavetto. Qualsiasi movimento durante lo scatto creerebbe il problema del mosso. Va evitato poiché in post produzione ci si troverebbe davanti a scogli insormontabili.

Come fare se si è dimenticato il cavetto? Si può regolare la fotocamera usando l’autoscatto regolando il tempo. Ciò non risolve tutti i problemi poiché, a esempio, con la posa B il meccanismo di autoscatto non funziona, ma i tempi preimpostati potrebbero essere sufficienti in certe condizioni di luce.

Occorre porre attenzione anche al micro mosso che, a esempio, penalizza anche le foto realizzate con le reflex, dovuto al meccanismo di sollevamento dello specchio. Si può ovviare, con le moderne reflex, azionando prima il sollevamento dello specchio e poi l’otturatore.

Consigli sul rumore notturno. Molti suggerimenti utili qui, mentre una ottima guida è questa.

Alessia Orlando e
Michela Orlando

 

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