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In marcia a Frattamaggiore in ricordo delle vittime di mafie

Lo scorso 21 Marzo, in occasione della giornata nazionale delle Vittime Innocenti di Mafia, Frattamaggiore ha ricordato con una marcia con le scuole i nomi di chi è stato ucciso dalla camorra.

La marcia, momento finale del progetto ‘Scuole&Volontariato’ del Csv (Centro Servizi per il Volontariato) di Napoli, si inquadra come momento didattico per avvicinare le scuole alle associazioni che operano sul territorio. La marcia organizzata dall’associazione Sottoterra Movimento Antimafie e i ragazzi dell’Isis Gaetano Filangieri ha coinvolto tutte le scuole del territorio di ogni grado, dalla primaria alla secondaria di secondo grado, con un raduno allo stadio ‘P. Ianniell’o.

Massiccia la partecipazione dei ragazzi delle scuole del territorio uniti nel grido “noi la mafia non la vogliamo”. Un grido che ha avuto un eco che ha suscitato l’attenzione dei media regionali. Una fiumana di persone ha marciato per il centro cittadino: lacrime e commozione quando a via Boccaccio, il corteo si è fermato nel ricordo di Roberto Capasso, gestore di un minimarket in quella strada, altra vittima della terra dei fuochi; fuori la biblioteca, come segnale importante che la cultura e il rispetto siano la precondizione della legalità, l’invito ai politici collusi con la camorra ad andarsene a casa fuori il palazzo comunale, e chiedere un impegno pubblico all’amministrazione di avere coraggio e metterci la faccia contro la camorra per la salvaguardia della buona politica, educando i ragazzi, ancora non maggiorenni hanno il potere, attraverso il voto, di dare il loro paese a persone oneste e perbene.

Inoltre, il corteo si è fermato anche a via Roma, fuori l’ex palazzo Enel, per cui l’associazione Sottoterra insieme con il costituendo presidio di Libera Frattamaggiore e gli scout, hanno raccolto una petizione di circa mille firme per abbattere quel palazzo per la realizzazione del ‘giardino della legalità’. Momento finale del corteo, un flashmob a partire da via Federico Del Prete, via intitolata alla vittima di camorra nostrana, il sindacalista ucciso il 18 Febbraio 2002, all’indomani del processo in cui avrebbe testimoniato contro un agente di polizia municipale che riscuoteva il pizzo agli ambulanti, da cui sono partiti i “cento passi” della legalità che hanno chiuso la marcia nella sede centrale del Filangieri in via Rossini.

Tanta la soddisfazione sui volti dei ragazzi, delle associazioni, del Csv, dei docenti che hanno accompagnato gli studenti, dei liberi cittadini che si sono uniti al corteo in un forte ‘No alle mafie’.

Angelica Argentiere
Sottoterra Movimento Antimafie