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Chi più ne ha più ne metta

Nella storia vecchia della politica i partiti erano pochi. All’interno degli stessi vivevano svariate anime. Le stesse erano motivo di scontri intestini, ma al tempo stesso anche di crescita del gruppo dirigente. Servivano gli scontri a migliorarsi. Nella politica odierna, invece, ogni scontro diventa buon motivo per una scissione. Per una divisione in tanti piccoli agglomerati che hanno solo l’intento di trovare un po’ di spazio. Per ricavare una posizione. Un ‘qualcosa’ che possa dare un risalto a chi, all’interno di formazioni più composite, non ne avrebbe. Un posticino. Avere la parola in più di un’occasione. Per dire la propria anche al di fuori delle strette riunioni di partito. Per riuscire ad arrivare alla ribalta mediatica, che poi non è altro che il trampolino di lancio per una fantomatica carriera politica. Anche da poco o niente. Locale.
Per questi motivi chi ne ha più ne metta di partiti, movimenti, gruppi, liste civiche. Con il nome giuridico oggi ci si può sbizzarrire. La città degli Scavi nelle ultime settimane ha salutato la nascita dell’ennesimo movimento. Un embrione. Così l’ha definito uno dei suoi portavoce, Beniamino Migliaccio. Sintomatico il nome che riecheggia al centrismo: “Allearci per Ercolano”, che, come ha sottolineato lo stesso Migliaccio si rifà alle leadership dell’ex assessore Lino Vitiello. Una perplessità risalta chiara. Perchè formare un nuovo movimento a meno di un mese dalla federazione nazione tra Api, Udc, Fli e Mpa. “L’idea – ha dichiarato Beniamino Migliaccio, uno dei fondatori del blog dal quale nasce l’embrione – è quella di formare una alleanza di cittadini, ma anche di partiti e movimenti, di politici, che a livello individuale che abbiano come comune denominatore” la volontà di cambiare l’andazzo della politica ercolanese. Migliaccio crede che “l’attuale politica e l’attuale gruppo politico che dirige Ercolano non va bene”. Pensiero più che condivisibile, e condiviso. La perplessità susseguente si incatena proprio alla dichiarazione di Migliaccio. Sembra difficile credere che un gruppo di persone  che ha  fatto parte delle ultime amministrazioni della città degli Scavi o fanno ancora parte della macchina amministrativa del paese possa cambiare la città o quantomeno migliorarla. Se è vero che le situaizoni si cambiano dall’interno, non potrebbe essere dunque un miglioramento cercare di farlo da fuori, se non ci si è già riusciti insieme a quelli che stanno facendo ancora male oggi.
Sul decollo formale della nuova avventura politica dei centristi rumors vicini al movimento segnalano la possibilità di un pubblico incontro fra qualche mese.

Ciro Oliviero

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