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Mirlees: Scozia non paghi debito pubblico se independente

In un’intervista al Telegraph James Mirlees del Council of Economic Advisers scozzese ha parlato della politica economica e della parte di debito pubblico britannico che, seconda la Corona, la Scozia dovrebbe pagare anche qualora il referendum per il distacco dalla regina del popolo scozzese dovesse raggiungere il quorum. Secondo il premio nobel la Scozia non dovrebbe accollarsi la sua parte del debito. “È difficile vedere come la Scozia possa accollarsi il debito, senza che si verifichi una piena currency union”, ha detto Mirlees.

“La transizione più facile sarebbe di seguitare a usare la sterlina per 5 o 10 anni”, ha aggiunto James Mirlees, anche se è difficile che la Gran Bretagna possa favorire questa opzione, argomentando che la crisi dell’eurozona dimostra la pericolosità di utilizzare la stessa moneta con Paesi che hanno bilanci pubblici diversi.

Una posizione, quella di Mirlees, che resta quasi solitaria, in quanto lo stesso Crawford Beveridge, presidente del Scotland’s Fiscal Commission Working Group, ha detto che la proposta di Mirlees sarebbe “difficile moralmente” da mettere in pratica. Anche i precedenti danno torto al premio nobel scozzese. Sia i paesi baltici, rispetto al debito di quella che fu la repubblica sovietica, che le repubbliche Ceca e Slovacca quando si sono separate, hanno continuato a pagare la propria porzione di debito pubblico.

Ciro Oliviero

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