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Lo Stato di Grazia dei Bisca

PH Riccardo Piccirillo

“Lo Stato di Grazia” è il nuovo album dei Bisca, storica ed importante band campana che torna sulle scene con un album, con un disco che va oltre l’immaginario, senza freni e senza limiti, figlio della sana musica ribelle “old school” e catapultato con il meraviglioso e storico “Cildren ov Babilon”, nella colonna sonora del film L’Immortale, del regista e attore partenopeo Marco D’Amore. Nella nostra intervista Carmela Bi (Bomba Intelligente), vive ancora il sogno del sassofono antifascista, la Napoli degli anni 90’, il tour del 94 con la 99 Posse e la voglia, sana di continuare ad essere sempre “in una condizione eccezionale e transitoria di armonia e facilità.

 

Ragazzi, un album che segna un vostro importante ritorno. Come è nata l’idea e il titolo di questo nuovo vostro percorso?

 

– CarmelaBi : Ti ringrazio per il “Ragazzi”. In effetti siamo ben oltre la maturità, anche se lo spirito è sempre quello dei ragazzacci alieni e old school.
Più che di un ritorno preferisco parlare di un differente modo di essere assenti. Si ritorna quando un viaggio finisce e si può raccontare la meraviglia di ciò che si è visto/fatto unitamente allo stupore della riscoperta di ciò che si era lasciato a casa.
Ma noi siamo ancora a largo, in galassie lontane, in mare aperto, forse anche un poco spersi.
La cosa curiosa è che, pur così distanti, in questo tempo iper connesso, siamo in grado di comunicare con l’esistente e percepirne in parte le “dinamiche”.
Lo – Stato di grazia – cui allude il titolo del disco è esattamente questo, una condizione
eccezionale e transitoria di estrema armonia e facilità. Quando tutto ti viene bene e senza sforzo.
Senza che tu lo abbia deciso, previsto o meritato.

 

 

Children of Babylon, un brano nato insieme ai 99 Posse nel lontano 1994. Con L’Incredibile Opposizione Tour e un album significativo come “Guai a chi ci tocca”. A distanza di 26 anni, e tantissima esperienza, coloro a cui le “cantavate” sono gli stessi di oggi o si sono modificati?

 

– CarmelaBi: Children ovBabylon è effettivamente un pezzo meraviglioso e il tema di sax uno  struggente graffio all’anima di cui vado ben fiero.  La domanda che fai chiede del pubblico; argomento per me molto difficile da trattare.  Io non mi sono mai posto il problema del pubblico. Letteralmente non lo “vedo”, il pubblico.  Pensa che quando suono ho gli occhi chiusi per quasi tutto il tempo dello show e non vedo neanche le facce di quelli in prima fila. Figurati se posso mai …
Comunque sia quelli a cui le “cantavamo” 26 anni fa non esistono più. O perché sono morti;  o perché sono cambiati; o semplicemente perché non “sentono” più e non avvertono il peso di
tale mancanza. Da un punto di vista politico culturale rilevo la esplosione del “Conformismo digitale del terzo millennio” e contemporaneamente l’aumento esponenziale della “Estraneità da se stessi”  (tenacemente perseguita dal comando dell’idiozia) unita ad una potente pervasiva sedazione sociale.

 

 

Dal tuo sax antifascista al movimento delle sardine. Quanto è ancora “ribelle” il tuo strumento?

 

 

– CarmelaBi: Ti dicevo prima che io sono “Old school” e infatti concepisco ancora l’arte come uno  strumento (di offesa o difesa) nella lotta contro l’idiozia, contro il capitale … La cultura, la musica, il pensiero oggi sono diventati ‘Aggeggi’ innocui, inoffensivi, sterili, fessi.  Neanche decorativi. Che le macchine e gli algoritmi lo fanno meglio. Decorare intendo. Aggeggi che servono a sedare, distrarre, intrattenere, oppure a niente.  Comunque a fare soldi.  L’impresa spregiudicata dei concetti, dei suoni, delle parole nell’arena spietata e luccicante del POP.
Vero è che in questi tempi di crisi il bottino è magro, spesso inesistente, comunque al di sotto  delle aspettative. Ma non importa; i lavoratori della lingua ‘leccante’, quelli dell’ossequio puntuale e spudorato,  vivono con l’illusione che il sistema mediatico/spettacolare si accorga di loro e ricompensi tanta vibrante dedizione.  Prima o Poi. E’ la società dello spettacolo, bellezza … Si, ma che spettacolo di merda!
Mi chiedi delle Sardine?
Non ho capito bene se intendi quelle in confezione singola da 100gr. oppure quelle in formato famiglia sotto sale da 5 Kg; nel supermercato Conad sotto casa. In ogni caso sono un altro prodotto (scaduto) dell’ufficio marketing sotto il comando della Idiozia.  Un disgustoso minestrone, polpettone, purè, di indigeste leccornie da supermercato in liquidazione.  Un orrendo fritto misto liofilizzato e congelato di buoni sentimenti, buoni propositi, buona notte ai  suonatori, pacifismo, papa francesco, papa pappa, pataponfete, parappappero però, ecologia, nostalgia, la chitarra il fuoco la spiaggia, la balena bianca, la DC, il PCI …

  

 

Negli occhi dei ragazzi di oggi, ritrovate ancora la “rabbia” sana e positiva dei giovani che venivano ai vostri concerti negli anni 90?

 

 

– CarmelaBi : Come ti ho detto prima, io non guardo quasi mai quelli che vengono ai nostri
concerti. E non lo facevo neanche negli anni ’90.
La città di Napoli vive da sempre tra inferno e paradiso, tra il giorno splendente e la notte profonda . Quanto è stato importante il vostro apporto musicale, nel far si che la gente riflettesse su cosa non andasse, ascoltando le vostre canzoni di lotta e denuncia.

– CarmelaBi: Effettivamente Napoli ha due facce. Una è quella solare, estroflessa, vitalista, indolente e sorniona.
L’altra è quella meno raccontata della notte, della luna, del magma ribollente nel sottosuolo  vulcanico delle sue viscere, dei sotterranei tufacei, del fuoco sulfureo, introversa e  tormentata.  Io per intima natura e per affinità culturale con ”l’underground” credo di essere più rappresentato da questo secondo universo …
Non saprei dire quale e quanto è stato l’impatto della nostra musica sulla città. Sicuramente ci sono stati periodi in cui, specie con l’esperienza Bisca99Posse, la nostra “voce” ha lasciato una impronta importante sul sentire comune, ma ti ricordo che ci sono stati anche momenti in cui Bisca ha dovuto “emigrare” per trovare qualche riconoscimento e possibilità di sopravvivenza nel mondo dei suoni e delle parole.
Un’altra cosa di cui mi dolgo è una certa confusione che ha riguardato la nostra storia e la nostra produzione.

 

 

Children rientra nella colonna sonora del film L’immortale di Marco D’Amore. La lotta alle mafie e all’illegalità come può essere attutita attraverso la cultura e la musica?

 

 

– CarmelaBi : Sinceramente non credo che film come l”Immortale” vogliano essere “lotta” o  “contrasto” alle mafie e all’illegalità. Al più sono generi di evasione (e di successo) come lo  erano i Western o la saga dei Mafia movies con i loro bravi Padrini Italoamericani nel periodo d’oro dei Scorsese, Coppola and so on.
Dall’altra parte, credo che la poesia abbia qualche possibilità di farsi argine alla prepotenza,  all’arbitrio e alla violenza prevaricatrice della mentalità mafiosa, a patto che rifugga dalle  esemplificazioni e dalle facezie da talk show del sabato sera che troppo spesso la vedono  protagonista e, ancor più, non separi la critica del “criminale” dalla critica del “capitale”, di cui il primo non è che una faccia.

 

Sergio Cimmino

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