Radio Siani la radio della legalità
Se nella vita reale le ricchezze storiche sono destinata a deperire fino a crollare, è possibile rifugiarsi nel mondo virtuale. E perché no, anche rivivere. ″Nata per non crollare mai″: è questo lo slogan della nuova istallazione del Mav, la Schola armaturarum di Pompei. Nota, anche se impropriamente, come la casa dei gladiatori, l’antica struttura è crollata il 6 novembre scorso. Situato in via dell’Abbondanza( la principale arteria degli scavi) la funzione dell’edificio, con una grande aula di forma quadrata, era raffigurata da due affreschi con trofei di armi, presenti sugli stipiti d’ingresso. Armi, corazze scudi ed elmi dipinti mostrano che si trattava della sede di un’associazione militare (e non di gladiatori).Dal 17 dicembre, però, è possibile riviverlo al Museo archeologico virtuale ad Ercolano. «Il Mav rappresenta un primato e va difeso»: è il grido di allarme di Nino Daniele, presidente di Cives. «È necessario che tutte le istituzioni siano richiamate alle proprie responsabilità. Il museo è senza finanziamenti e la Giunta regionale, soprattutto quella passata, si rifiuta di ascoltare».Tre le installazioni dedicate alla schola. Nella prima, il visitatore continuerà il suo viaggio nel tempo, cominciato all’ingresso del museo: attraverso delle proiezioni in 3d su 3 pareti (installazioni di tipo immersivo, cave) potrà ammirare la ricostruzione virtuale del 79 d.C.La seconda installazione, di tipo didattico-scientifico, racconta con un filmato la storia dello scavo della Schola Armaturarum. Infine, l’ultima, ridarà vita ai caratteristici armadi della struttura, in grado di contenere le diverse attrezzature ed armature .All’inaugurazione erano presenti il sindaco Strazzullo, Nino Daniele presidente di Cives e Luigi Cesaro, presidente della Provincia di Napoli, assenti invece, rappresentanti della Regione. Rachele Tarantino
