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Problema “sacchetti” al supermercato: le 5 soluzioni proposte da Econote

Ecco le soluzioni che Econote propone in merito alla “questione” dei sacchetti di plastica per la frutta e verdura nei supermercati. 

 

 

“Nella redazione di Econote.it ci siamo molto interrogati sul polverone sollevato a partire dal 1° gennaio riguardo il pagamento a partire da 0,01 centesimo di euro dei sacchetti dove mettere la frutta e la verdura comprati al supermercato.

E questo perché è entrata in vigore in Italia una legge europea che vieta l’utilizzo di sacchetti non biodegradabili per la frutta e la verdura al supermercato. I sacchetti in plastica sono stati sostituiti da sacchetti biodegradabili a pagamento, il loro costo varia da 0,01 centesimi di euro fino ai 5 centesimi. Il costo totale in più a famiglia è stato calcolato in un massimo di 12 euro per anno in più con questo tipo di sacchetto.

 

Apriti cielo.

“Ci faranno pagare anche l’aria che respiriamo“, “Davvero fate una battaglia per 0,01 centesimo con un I-phone da 800 euro?” ne abbiamo lette di varie fino a costringere a piccole rettifiche. Si potranno portare sacchetti da casa a patto che siano puliti. O ancora c’è chi ha etichettato una ad una le arance o chi ha rivisto il famoso quadro di Arcimboldo. Questa estate il Governo ha emanato il decreto Mezzogiorno che trovate qui sulla Gazzetta Ufficiale.

 

Quello della plastica è un problema molto serio, vi ricordate della Goletta Tara in viaggio nel Mediterraneo che aveva analizzato le microplastiche nel mare? Evidenziando l’allarme della plastica nella catena alimentare e quindi a noi con conseguenze immaginabili. Il mio timore è che questo polverone dei sacchetti porti le persone ad acquistare 4 mele coperte da cellophane e con un bel vassoio di polistirolo. A proposito ecco come si ricicla il polistirolo.

Noi abbiamo provato a pensare a delle alternative praticabili per diminuire in generale la plastica che utilizziamo ma anche la quantità di rifiuti che produciamo.

 

– Iscrivetevi ad un GAS Gruppo di Acquisto Solidale, un gruppo di persone che compra dai contadini direttamente e redistribuisce al suo interno frutta, verdura ma anche prodotti caseari e varie tipologie di beni. A beneficio dei produttori locali, del risparmio e dell’ambiente.
– Portati sempre una borsa riutilizzabile per mettere dentro i tuoi acquisti e rifiuta i sacchetti che ti offrono.
– Compra al mercato, privilegia il mercato vicino casa tua e i produttori locali di frutta e verdura. Sosterrai l’economia locale e i piccoli produttori e ricordati sempre frutta e verdura di stagione qui il calendario della stagionalità.
– Basta acqua in bottiglia, via a bottiglie di vetro con acqua del rubinetto, borracce e molte altre soluzioni che trovi qui: 5 modi per limitare l’uso di acqua in bottiglia di plastica.
– Uno stile di vita sostenibile è fatto di tempo e scelte da fare ogni giorno, per questo da quasi 10 anni su Econote.it vi proponiamo le eco-note, i consigli per essere più amici dell’ambiente.

Fima, Federazione Italiana Media Ambientali ha appena diramato un comunicato stampa sull’argomento, ritenendo la norma necessaria ma confusa la comunicazione da parte del Governo:

“Cittadini e consumatori non si devono far imbrogliare dai professionisti della disinformazione: la norma sui sacchetti è una misura giusta, che scoraggia l’abuso della plastica tradizionale, dannosa per l’ambiente”. Questa la posizione della Fima, la Federazione Italiana Media Ambientali. Per il presidente dell’associazione dei giornalisti e comunicatori ambientali, Roberto Giovannini, la legge “aiuta a far emergere i costi finora occulti degli imballaggi dei prodotti alimentari e non, che da sempre le aziende hanno fatto pagare ai cittadini senza però mai dirlo apertamente”. Meglio allora impegnarsi quotidianamente “perché il packaging eccessivo e soprattutto inutile venga ridotto, alleggerendo i costi finali per i consumatori e il carico sull’ambiente. E naturalmente, è utile che le famiglie e i cittadini utilizzino sempre nel modo migliore i sacchetti di bioplastica, che essendo compostabili possono essere usati per raccogliere e avviare a raccolta differenziata i rifiuti umidi”, dichiara il Presidente di Fima.

 

Voi cosa ne pensate di questa norma sui sacchetti per la frutta e la verdura al supermercato? Quali strategie adottate?”

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