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Un notaio per le carceri italiane

Il carcere di Capanne a Perugia sarà il primo istituto penitenziario ad ospitare il progetto pilota “Un Notaio per le carceri italiane”. Un’importante pratica sociale che sarà presto attivata in tutte le regioni d’Italia, grazie soprattutto alla determinazione ed alla presenza capillare dei notai che aderiscono all’Ainc.

Il progetto è già attivo a Pescara grazie all’opera del notaio Massimo D’Ambrosio e nasce dalla necessità di assistenza nel disbrigo di pratiche giuridiche che riguardano vari ambiti, tra i quali lavoro, relazioni familiari, situazioni patrimoniali e civili. L’associazione italiana notai cattolici nell’intento di promuovere e diffondere i principi espressi dalla dottrina sociale della Chiesa, improntati alla cultura del rispetto dei valori fondamentali dell’esistenza sia in ambito sociale, sia in quello professionale e di favorire l’affermarsi della concezione del diritto, quale ordine di giustizia fra gli uomini, ha dato la propria disponibilità a fornire assistenza gratuita a favore della popolazione detenuta indigente, per la cura di pratiche giuridiche e notarili.

La prima fase del progetto prevede l’intervento dedicato all’informazione rivolta alle persone ristrette nell’Istituto riguardo all’esistenza ed al tipo di servizio. Seguiranno, successivamente, i colloqui su richiesta dei singoli detenuti, ma sotto la vigilanza del personale in servizio. Inoltre, vi saranno una serie di tappe di verifica a cadenza bimestrale, che permetteranno di valutare e modulare le azioni di intervento rispetto a quanto pianificato con le richieste della popolazione detenuta. Questo iter avverrà durante il primo anno di attività.

Il nuovo complesso penitenziario di Perugia Capanne è costituito da tre edifici ed ospita circa 350 detenuti, con posizione giuridica di imputato, appellante, ricorrente e definitivo. La convenzione è stata firmata da Bernardina Di Mario, direttrice del Nuovo Complesso Penitenziario Perugia Capanne e dal notaio Roberto Dante Cogliandro, Presidente dell’ Associazione Italiana Notai Cattolici. All’incontro hanno preso parte il delegato regionale dell’Ainc per l’Umbria, il notaio Marco Galletti e alcuni notai della provincia perugina. Mentre l’Avv. Francesca Di Maolo, presidente dell’Istituto Serafico, ha fatto gli onori di casa.

Mimmo Caiazza

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