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ERCOLANO IN MARCIA, LE VOCI DELLA PROTESTA

Istituzioni, associazioni e cittadini unite durante la manifestazioni di sabato: “Restiamo uniti per sconfiggere la camorra”.

Coraggiosa e coinvolgente. Ecco come è stata la marcia anticamorra svoltasi sabato 21 novembre tra le strade di Ercolano.
La città degli Scavi alza la testa, come mai aveva fatto prima. Giovani, e non, famiglie, associazioni e amministratori tutti uniti per dire no alla camorra. Un no urlato e cantato tra le strade principali e quelle del centro storico, sotto i balconi delle famiglie vicine ai camorristi, sotto le finestre degli omertosi, sotto le porte di chi, incredulo, finalmente vede una risposta degli ercolanesi.

Qualcuno che guardava dietro le tende di casa, qualcun altro che ammoniva la moglie di allontanarsi dal corteo, perché avrebbero potuto riconoscerla, è solo una parte della reazione alla manifestazione. Tra i vicoli del mercato una famiglia, al passaggio del corteo, si è affacciata al balcone con le pentole. «Mi sono emozionato alla vista di una vecchietta- ha dichiarato Luca Coppola, presidente dell’associazione A fronte alta- che annuiva ai cori e piangeva all’uscio del suo basso a Pugliano dicendo, “Finalmente, a maronn v’accumpagna”».

«I commercianti hanno aderito a questa iniziativa perché sono a favore di tutte le azioni che rendono il nostro lavoro tranquillo e dignitoso. Con lo stato di crisi degli ultimi tempi, con il commercio a malapena si riesce a sopravvivere: è nostro dovere fare tutto il possibile per eliminare le sanguisughe che succhiano il nostro lavoro e i nostri guadagni già ridotti all’osso- ha dichiarato Ciro Formisano, presidente di Confesercenti- Le manifestazioni come la marcia stanno aiutando a cambiare le coscienze degli ercolanesi. È vero: c’è ancora chi subisce passivamente la barbarie del racket, ma io non mi sento di condannarlo. Vuol dire che ha bisogno ancora di un po’ di tempo per convincersi che la denuncia è l’unica via d’uscita. Istituzioni, forze dell’ordine ed associazioni presenti sul territorio stanno facendo un ottimo lavoro per penetrare nelle coscienze e segnare una svolta contro la criminalità organizzata».

L’entusiasmo dei giovani di Radio Siani è riuscito a contagiare tutti. Persino il sindaco Nino Daniele ha cantato, urlato e saltato, unendosi al coro “Chi non salta camorrista è”, “Camorrista pezzo di merda”, “Noi la camorra non la vogliamo”.
«La camorra non ha confini territoriali- ha affermato il sindaco di Portici, Enzo Cuomo- Non bisogna lasciare sole le città che lottano, le forze sane devono unirsi per sconfiggere e debellare la malavita».

«Il futuro di Ercolano ha bisogno dello stesso entusiasmo di oggi.- ha commentato il sindaco Daniele- L’unica cosa che temiamo è l’indifferenza. Sono contento che i giovani abbiamo preso il destino della città in mano. Voglio concludere con le parole del poeta palestinese Darwish, riportatemi dal sindaco di Gerico: “In questa terra è nata la signora delle Terre, perché qui ha voluto dare vita. Anche la vita di Ercolano deve vincere e proseguire contro i demoni della morte. Viva Ercolano, viva i giovani”».

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