Legalità come rivoluzione culturale

In un’aula magna gremita di studenti nel Centro Congressi Federico II si è tenuto il convegno “La legalità per una rivoluzione culturale”. La conferenza, incentrata sulle parole chiave cultura e legalità, ha visto l’intervento di esponenti di spicco del mondo dell’antimafia come Raffaele Cantone e Tonino Palmese, il contributo dello scrittore Maurizio De Giovanni e del docente della Federico II Pasquale Sabbatino.

Cantone ha ribadito l’importanza della cultura “di una cultura delle regole che ci permetta di conoscere i nostri diritti e doveri – scagliandosi contro chi invoca solo l’intervento salvifico della legge – non basta che ci sia una legge anti-corruzione se non c’è il contributo delle persone a farla rispettare. La corruzione riguarda tutti. Ora tocca assumerci la responsabilità di una vera rivoluzione culturale che ripristini la legalità alla base del vivere civile”. Incisivo anche l’intervento dello scrittore Maurizio De Giovanni. “Essere napoletani significa dover nuotare per poter galleggiare, siamo ricoperti di stereotipi sulla criminalità di Napoli, per una rivoluzione è necessaria una cultura rivoluzionaria, è necessario avere un moto di orgoglio e di fastidio nei confronti di chi vuole imbrigliarci negli stereotipi”, ha dichiarato De Giovanni.

Nel pomeriggio gli studenti del Liceo Scientifico “Giuseppe Mazzini”, del Liceo classico “Jacopo Sannazaro”, del Liceo classico “O. Flacco” e della scuola media “Viale delle Acacie”, assieme ai corsisti del master in Drammaturgia e Cinematografia hanno portato spunti di riflessione sulle prospettive positive legate al futuro di Napoli. Presentato anche il progetto del sito della “Biblioteca digitale sulla camorra e cultura della Legalità” della Federico II che si propone di realizzare la biblioteca digitale dei testi e degli studi che esplorano e raccontano la legalità. La seconda parte della manifestazione è stata dedicata alla commedia eduardiana “Il Sindaco del rione Sanità”, presentata da Nicola De Blasi, docente di Storia della Lingua all’ateneo federiciano, e interpretata da Maria Basile Scarpetta, Roberto Capasso e Antonio Bonanno.

Carolina Esposito