Domenica 28 settembre 2014, una data da ricordare a Belgrado, perchè si è svolto il primo pride della comunità LGBTI, giunti oramai al terzo tentativo si è riusciti finalmente a marciare dal Palazzo del Governo al Parlamento. I primi due tentativi del 2010 e del 2011 sono diventati un bagno di sangue, poichè i manifestanti furono violentemente attaccati dai nazionalisti serbi senza che la polizia li proteggesse.
Civil Right Defenders, National Endowment for Democracy e Prajd Normalno, le associazioni organizzatrici del Pride, comunque, non si sono arrese e hanno continuato a chiedere di poter manifestare pacificamente in piena collaborazione con le forze di polizia. La richiesta è stata sostenuta dall’Unione Europea, che ne ha fatto un test fondamentale per l’ammissibilità della Serbia all’Unione stessa, e da varie delegazioni tra cui quella olandese, canadese, australiana e, quest’anno per la prima volta, anche italiana.
Fabio Noviello