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Anm non approva riforma giustizia

L’Anm non approva la nuova riforma della giustizia in discussione in queste ore. L’associazione nazionale magistrati non usa mezze misure commentando le linee guida del provvedimento firmato da Andrea Orlando, facendo sapere attraverso una nota che qualora fossero confermate le linee della riforma della giustizia, questa “si ridurrebbe a interventi di scarso respiro e a norme punitive, ispirate a logiche che credevamo appartenere al passato”.

Nella stessa nota l’Anm pone di nuovo l’accento su uno dei temi cardine nel problema giustizia dell’Italia, ovvero quello delle risorse, attaccando il governo, reo, secondo quanto scrive l’associazione di categoria, di non occuparsene affatto. Rispetto al campo civile, nonostante sia “positiva l’introduzione di strumenti tesi a promuovere la composizione stragiudiziale delle liti, questi saranno però – si legge sempre nella nota – poco efficaci se lasciati all’iniziativa volontaria delle parti, gravati di maggiori oneri economici e non assistiti da forti incentivi e da sanzioni che scoraggino cause manifestamente infondate”.

Il sindacato dei magistrati sottolineo anche i dati statistici elaborati dal Cepey-Consiglio d’Europa che segnalano quanto la magistratura italiana nell’anno 2010 abbia definito molti più procedimenti civili contenziosi rispetto ad altri grandi Paesi europei. In Italia risultano essere 2 milioni 834mila i procedimenti, mentre in Francia 1 milione 793mila e in Germania 1 milione 568mila, per fare un esempio. Dati, sempre secondo l’Anm, che evidenziano il buon lavoro svolto dalla magistratura.

Redazione

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