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Rivoluzione Tavecchio: quattro italiani in campo

Il neo presidente della Figi Carlo Tavecchio aveva annunciato la sua campagna per la valorizzazione dei calciatori italiani, tanto da presentare una vera e propria rivoluzione che dovrebbe partire dalla prossima stagione. Nel piano di Tavecchio c’è una norma che stabilisce l’impiego dal primo minuto di almeno quattro calciatori italiani. Un problema per diverse squadre di serie A che, in alcuni casi, vedi l’Inter, non hanno neanche in rosa quattro calciatori italiani o, dove anche li hanno, come il Napoli (dove e ne sono cinque) non li fa giocare mai dal primo minuto, eccezion fatta per Maggio ed Insigne in talune occasioni.

La norma di Tavecchio prevede che nel prossimo futuro il numero di calciatori italiani da schierare in campo dal primo minuto arrivi addirittura a sei. Una proposta che era stata già avanzata in maniera embrionale nel 2003 dall’allora tecnico della nazionale di calcio italiana Giovanni Trapattoni, il quale faceva difficoltà a trovare un esterno destro di ruolo, tanto che fece naturalizzare l’oriundo della Juventus Mauro german Camoranesi.

Avrebbe fatto al caso di Tavecchio il Piacenza della famiglia Garilli che negli anni della serie A, dalla stagione 1992-1993 fino al 2001 ebbe come politica societaria la volontà di non acquistare alcun calciatore straniero, che poi cessò negli ultimi due anni, quelli successivi, di permanenza nella massima serie.

Tra le altre norme presentate dal presidente della Fgci ci sono l’istituzione di una commissione che giudichi il curriculum dei giocatori extracomunitari in arrivo nel nostro campionato, sulla falsa riga di quella che c’è attualmente in Inghilterra dove c’è una norma per ottenere il permesso di lavoro. Inoltre la Serie A tornerà prima a diciotto squadre, come qualche anno fa prima del passaggio alle attuali venti, e poi fino a sedici, come succede già in altri campionati anche europei. 

Un’altra rivoluzione riguarda i vivai, anche quelli da riorganizzare per favorire l’accesso di calciatori italiani alle serie maggiori e dunque favorire una loro visibilità anche per le nazionali. Nella prima giornata il Sassuolo aveva in campo undici calciatori italiani ed era l’unica a raggiungere il numero previsto per la prossima stagione. Il problema principale di questa norma risiede in un’asta che si scatenerà indiscutibilmente nelle due prossime sessioni di mercato per acquisire calciatori italiani di livello per regolarizzarsi alla norma.

Ciro Oliviero

 

 

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