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Omicidio Lamberti, scarcerato Pignataro

Concessi gli arresti domiciliari ad Antonio Pignataro, autoaccusatosi quale partecipante all’omicidio della piccola Simonetta Lamberti, avvenuto il 29 maggio del 1982 a Cava de’ Tirreni, nel salernitano. Detenuto da più di vent’anni per vari reati collegati alla Nuova camorra organizzata di Raffaele Cutolo, della quale Pignataro era il riferimento nell’agro nocerino negli anni ’90, torna a casa.

Il collegamento con l’omicidio Lamberti. Pignataro aveva confessato ad Angelo Moccia, un detenuto col quale aveva condiviso la cella per qualche tempo, di essere dispiaciuto per la morte della figlia del giudice Alfonso Lamberti, vero obiettivo del clan. A seguito di quelle dichiarazioni il pm della Dda Vincenzo Montemurro riaprì il caso, ascoltando direttamente la versione di Antonio Pignataro. Il processo per concorso in omicidio si concluderà fra qualche giorno dinanzi al Gup del Tribunale di Salerno Sergio De Luca. Proprio nei giorni scorsi, il suo difensore Luigi Gabola aveva sollevato la questione della prescrizio­ ne del reato di concorso in omicidio, se il giudice conce­ derà le attenuanti generiche per la confessione piena del pregiudicato.

Ciro Oliviero

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