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Georgofili: “ci sono persone che non vogliono parlare”

La decisione del governo Renzi di togliere il segreto di Stato da alcune stragi ha avuto, come era immaginabile, reazioni di vario genere, sia dal mondo della politica che da quello associativo.

Dopo la conferma della declassificazione anche sulle stragi di mafia del ’93-’94 è arrivata una nota dell’associazione Georgofili, nella quale è scritto che “non c’è segreto di Stato, ma ci sono documenti nascosti in qualche cassetto o in qualche armadio. E soprattutto ci sono persone che non vogliono parlare”. La dichiarazione della presidente dell’associazione fra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili, Giovanna Maggiani Chelli, è a dire il vero condivisa da più parti, e non solo su quei fatti specifici.

“Negli anni novanta alcuni documenti relativi a quella vicenda vennero trasmessi ai magistrati fiorentini che si occupavano delle stragi. Erano atti secretati. Non abbiamo mai saputo cosa ci fosse scritto. Magari dentro non c’è nulla di rilevante, ma sarebbe interessante sapere cosa contengono”, ha aggiunto Giovanna Maggiani Chelli.

Ciro Oliviero

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