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Il 18 maggio 2017, presso la Quarta sezione penale Corte di Assise di Napoli, presieduta dal Dott. Provitera, si è tenuta l’udienza del processo a carico di Natale Dantese, Pasquale Spronello e Antonio Sannino per l’omicidio di Salvatore Barbaro.
Salvatore fu ucciso a via Mare ad Ercolano il 13 novembre 2009 per un tragico scambio di persona, la sua “colpa” quella di guidare un auto dello stesso modello della vittima predestinata, una vittima innocente dell’assurda faida di camorra tra gli Ascione – Papale e i Birra – Iacomino.
Per questo omicidio già è stato condannato con rito abbreviato Vincenzo Spagnuolo, a trenta anni di reclusione.
Erano presenti in aula gli imputati Pasquale Spronello e Antonio Sannino, mentre Natale Dantese in collegamento telematico.
Nell’ udienza odierna è stato riascoltato dagli avvocati difensori e dalla pubblica accusa, rappresentata in aula dal Pm Dott. Sergio Ferrigno, il maresciallo dell’ arma dei Carabinieri Angelo Disanto.
Il militare, che ha svolto materialmente le indagini preliminari, è da anni è uno dei pilastri della squadra del Dott. Pierpaolo Filippelli, oggi procuratore aggiunto a Torre Annunziata, ed è uno dei profondi conoscitori della storia criminale della faida tra i clan di Ercolano.
“In quel periodo avevamo sotto controllo le utenze telefoniche di Dantese, Spaguolo e La Pietra ( la compagna di quest’ultimo).”- Disanto nella sua deposizione ha ricostruito l’ attività investigativa che ha portato all’ arresto degli imputati, focalizzandosi sullo studio delle celle telefoniche e i relativi spostamenti dei dispositivi mobili e delle intercettazioni telefoniche.
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La prossima udienza è fissata per il 1 giugno , giorno in cui saranno chiamati a deporre gli imputati Spronello e Sannino, mentre Dantese ha rifiutato di essere ascoltato.
