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Arrestati i Killer di Genny Cesarano… I Memorial alla Sanità

Svolta nell’inchiesta sull’omicidio di Gennaro Cesarano, il ragazzo di 17 anni ucciso per errore il 6 settembre 2015 durante una sparatoria in piazza Sanità.

Quattro persone tutte appartenenti al gruppo di fuoco del clan dei Lo Russo sono state raggiunte da un’ordinanza cautelare. Le accuse formulate, dal procuratore aggiunto Filippo Beatrice e dai Pm Carrano, Parascandolo e Woodcock, sono di omicidio, tentato omicidio, porto e detenzione illegale di armi, con l’aggravante del metodo mafioso.

Le persone arrestate sono Antonio Buono, Ciro Perfetto, Mariano Torre e Luigi Cutarelli.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’incolpevole Genny si ritrovò nel mezzo di una raffica di 24 colpi esplosi da tre pistole. Solo per una fortunata serie di circostanze, almeno altri tre giovani che si trovavano in piazza in quel momento sfuggirono alla morte.

Determinante, ai fini della ricostruzione della vicenda, la collaborazione con la giustizia dell’ex boss Carlo Lo Russo. L’azione del commando del clan Lo Russo, otto persone a bordo di quattro moto, sarebbe scattata per vendicare un affronto compiuto solo poche ore prima dal capo clan rivale Pietro Esposito, poi a sua volta ucciso in un agguato due mesi dopo, proprio nella roccaforte dei Lo Russo a Miano. Del gruppo di fuoco faceva parte anche un altro giovane, Vincenzo Di Napoli, successivamente assassinato in un altro agguato.

”Oggi vince la verità”. Così Antonio Cesarano, padre di Genny saluta i giornalisti, “quello che più conta è che nelle carte dell’inchiesta oggi ci sia chiaramente scritto che mio figlio non aveva nulla a che vedere con la camorra e che è una vittima innocente”. “Con ‘Il popolo in camminò chiediamo alle istituzioni sicurezza e sviluppo per i quartieri a rischio – conclude Cesarano – c’è bisogno, però, di risposte strutturali come istruzione, con le scuole aperte a tempo pieno e, soprattutto, opportunità di formazione e lavoro per i nostri ragazzi”.

Un popolo in cammino dalla sua pagina facebook invita tutti al I° Memorial Genny Cesarano

Oggi sono stati arrestati i killer di Genny Cesarano. 

Dopo quasi un anno e mezzo è stata finalmente ricostruita la verità : Genny è vittima innocente di ca-morra. Del fango gettato sulla sua immagine dovranno rispondere gli autori delle informative e i giorna-listi che hanno ripreso la notizia senza alcuna verifica.

La notizia degli arresti arriva a poco più di 24 ore dall’inizio del I°Memorial Genny Cesarano, l’ennesima inizia-tiva di memoria e ricordo che vedrà centinaia di ragazzi coinvolti in un torneo di calcio contro le camorre.

Il Memorial vedrà sul terreno di gioco squadre provenienti da diverse periferie della città, unite dal basso contro il ricatto e la violenza della criminalità organizzata. Un sentito e doveroso ringraziamento a chi ha supportato la costruzione dell’evento:
Legea, Givova, Zeus, Pizzeria Oliva, Lista Photo, Pelletteria Fatigati, Bar Tassari Pasquale, Pizzeria la Taverna di Totò, A.s.d. Nuova Cavour

Vi aspettiamo al campo comunale San Gennaro alla Sanità sabato 21 e domenica 22 dalle ore 9.00″

Il Procuratore di Napoli, Giovanni Colangelo in conferenza stampa “È l’occasione per ribadire che, al di là di quello che si è detto, in questi mesi non ci siamo mai fermati, lo Stato c’è, i cittadini devono fidarsi”. Il procuratore ha rimarcato come nessuno abbia contribuito alle indagini. “Mi duole doverlo dire, ma la verità va detta anche se fa male”, ha sottolineato Colangelo. “Nessuno di noi potrà ridare la vita a Gennaro Cesarano – sottolinea – questo è soltanto il tentativo, da parte nostra, di fare giustizia e dare alle vittime la riparazione di una giustizia di tipo processuale.

Alla conferenza stampa ha preso parte anche il Questore Guido Marino, che ha detto: “come questo risultato conferma che è una spudorata menzogna dire che lo Stato è assente nel territorio di Napoli, questo è poco serio e poco corretto anche nei confronti di cittadini. Di questa polizia e di questa magistratura i cittadini si devono fidare. La cosa spregevole è che i ragazzi che erano con lui quella notte li abbiamo dovuti snidare”.

Anche il Sindaco di Napoli L. De Magistris dichiara: Quando ci sarà il processo, il Comune di Napoli si costituirà parte civile”. I risultati di questa indagine, sottolinea il Sindaco, “evidenziano che in città forze dell’ordine e magistratura stanno facendo un ottimo lavoro e che la città ha reagito e sta reagendo.

Giuseppe Scognamiglio

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